Alla scoperta del ghetto ebraico di Venezia per #italia4per4
Alla scoperta del ghetto ebraico di Venezia per #italia4per4
È giunto il momento del nostro appuntamento mensile con #italia4per4! Questa volta abbiamo deciso di "giocare in casa" e portarvi tra le vie delle nostre città, alla scoperta di 4 quartieri ricchi di aneddoti e di storia.
In questo articolo vi condurremo per mano alla scoperta del ghetto ebraico di Venezia: visiteremo insieme la zona del Ghetto Vecchio e del Ghetto Nuovo, senza tralasciare qualche aneddoto storico sulla comunità ebraica a Venezia!
Dove si trova e come raggiungere il ghetto ebraico
Il ghetto ebraico di Venezia si trova nel sestiere di Cannaregio, a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria. Vi consigliamo quindi di arrivare a Venezia con i mezzi pubblici, perché lasciare l’auto in parcheggio è alquanto difficile e scomodo. Dalla stazione ferroviaria potete girare a sinistra, percorrere lista di Spagna, attraversare il ponte delle Guglie, girare di nuovo a sinistra e poco dopo, alla vostra destra, troverete il sottoportego che vi condurrà al quartiere del ghetto ebraico.
Un po’ di storia significativa
Il ghetto ebraico di Venezia è il più antico d’Europa, questo perché la comunità ebraica dovette obbligatoriamente risiedere in questa zona già in epoca napoleonica.
In seguito alla promulgazione delle leggi razziali, venne imposto agli ebrei di riscuotere le tasse: nacquero così a Venezia il banco rosso, verde e nero. L'obbligo ovviamente aveva un solo obiettivo: alimentare l'odio verso la comunità ebraica.
Il Ghetto Vecchio
Varchiamo insieme il “sottoportego” che porta al primo ghetto: il Ghetto Vecchio. Giunti al Campo del Ghetto Vecchio potete già accorgervene della prima particolarità di questo quartiere: qui le case sono decisamente più alte rispetto a quelle presenti nelle altre zone di Venezia. Infatti, le abitazioni di questo quartiere sono state "sviluppate" più in altezza che in larghezza per cercare di contenere più persone possibili all'interno di un'area ristretta. In questo primo campo, che se non lo sapete per i veneziani è "l'equivalente" di piazza, trovate le prime due sinagoghe del quartiere: la Scola Ponentina o Spagnola e la Scola Levantina. Purtroppo in questo periodo sono chiuse, ma abbiamo letto che è possibile chiedere informazioni al Museo Ebraico, che si trova a pochi passi da lì. Prima di raggiungere il ponte del Ghetto Vecchio, vi suggeriamo di soffermarvi sulle pareti delle case, dalle quali trapelano storia e tanto dolore.
Il Ghetto Nuovo
Una volta attraversato il ponte del Ghetto Vecchio, giungiamo al Campo del ghetto Nuovo, dove ritroviamo le case alte tipiche di questa zona. Un altro elemento che balza subito all'occhio è quello che rimane del filo spinato. In questo campo potete visitare il Museo Ebraico, la Sinagoga Italiana, la Scola Canton e la Scola grande tedesca, attraversare il Sottoportego del Ghetto Nuovo e osservare la porta del banco rosso, di cui vi abbiamo raccontato la storia precedentemente. Di tutti i banchi, questa è l’unico ad essere sopravvissuto ed è sicuramente uno dei simboli della storia della comunità ebraica!
A proposito del Museo Ebraico, dovete sapere che proprio in questo periodo è in restauro e che ha spostato la propria sede, pur rimanendo sempre nel Campo del Ghetto Nuovo. Purtroppo quando siamo andate noi era chiuso, viste le restrizioni di questo periodo, ma vi assicuriamo che è un’esperienza da non perdere, soprattutto perché potrete ammirare, insieme al museo, la Scola Canton: una sinagoga del 500 con decori sontuosi in stile rococò. Infine, dovete sapere che a fine percorso museale, potete curiosare tra i libri del bookshop.
Volete sapere un’altra triste curiosità? Per delimitare gli spostamenti ed isolare al massimo la comunità ebraica, si pensò di chiudere il ghetto. In che modo? La sera i ponti che circondano la piccola isola venivano alzati e sorvegliati, onde evitare che i residenti uscissero dalla zona dopo il coprifuoco.
Dove mangiare nel ghetto ebraico
La comunità ebraica oggi è ancora attiva: se passeggiate tra le calli del quartiere, potrete facilmente imbattervi in una delle tante attività commerciali gestite proprio dai residenti.
Tra queste c’è lo storico Panificio Giovanni Volpe, dove vi consigliamo di assaggiare le orecchiette di Amman ripiene di frutta e le Azime dolci!
Se cercate un piccolo ristorante vi consigliamo invece il Gam Gam Kosher, dove potrete assaggiare anche piatti tipici della cucina ebraica, tra i quali spiccano le sarde in saor. Ebbene sì: pare che non siano di origine veneziana! Se venite di sabato, ricordatevi che è chiuso per festività ebraica.
Infine, se volete proseguire la vostra visita tra le calli del sestiere Cannaregio, non dovete farvi scappare l’occasione di una pausa tra i libri particolari del Bistrot SullaLuna.
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